La crisi economica determinata dalla risposta dei governi all’emergenza sanitaria da Covid-19 ha impattato negativamente su molti settori economici. Ma quali sono i trend nel retail a cui fare attenzione?

Il retail rappresenta uno dei settori maggiormente colpiti a causa dei lunghi periodi dove i negozi considerati non essenziali sono stati obbligati a rimanere chiusi.

In questo momento, dove l’emergenza sanitaria sembra via via arretrare, è finalmente tempo di pensare al futuro e mettere in campo alcuni cambiamenti che permettano ai negozi di guardare al domani con fiducia.

Futuro che, ne siamo convinti, sarà fortemente segnato da quanto successo e che sarà diverso da ciò a cui eravamo abituati.

I cambiamenti erano già iniziati precedentemente all’emergenza sanitaria.

Stravolgimenti come la nascita dell’e-commerce ed in seguito il passaggio dal concetto di multicanalità a quello di omnicanalità avevano già dato il via a profonde trasformazioni.

Oggi il futuro ci riserva molti cambiamenti e a noi non resta che cercare di prevederli e di coglierli nel minor tempo possibile al fine di essere rapidi nel dare risposte corrette alle nuove preferenze dei consumatori.

Abbiamo dunque pensato di elencare i principali trend emergenti che saranno alla base della rinascita del retail.

I trend nel retail

La crescita dell’e-commerce

crescita dell'e-commerce

Che l’e-commerce registrasse ogni anno tassi di adozione sempre crescenti non è certo una novità…

La pandemia ha però accelerato vertiginosamente l’adozione di questa modalità nel fare acquisti.

Basta citare due fatti per rendersi conto di quanto rapidamente l’emergenza sanitaria abbia dato nuovo impulso all’e-commerce:

      • la logistica di Amazon, da sempre ritenuta impeccabile, a causa della rapida crescita degli ordini è andata in crisi dando vita a ritardi e disservizi
      • il 75% delle persone che hanno fatto acquisti tramite canale e-commerce durante il lockdown non avevano mai sperimentato prima questa modalità di acquisto

Ovviamente tutto questo significa che non possiamo immaginare che quando ci saremo finalmente lasciati alle spalle l’emergenza Covid-19 tutti i consumatori torneranno ad acquistare in negozio.

Una buona fetta di loro continuerà a fare compere online vuoi per paura di tornare negli store vuoi perché l’e-commerce li ha soddisfatti e non vedono più la necessità di recarsi in negozio.

La fine del retail?

Sono anni che in molti danno il retail per spacciato, ma questo non è ancora successo.

Anzi, sono molteplici i casi di grandi aziende online che decidono di aprire store fisici o di ampliare la propria presenza sul territorio.

Celebre in questo caso sono i negozio AmazonGo. Ne abbiamo trattato approfonditamente QUI.

E quindi?

E quindi il fatto che il retail non sia spacciato non significa che non sarà diverso e che non dovrà continuare ad evolversi e a rispondere alle mutevoli preferenze dei consumatori.

Gli store dovranno essere in grado di integrarsi al 100% con il canale online in modo da realizzare un ecosistema unico al servizio del cliente.

In questo modo il cliente non dovrà avere la sensazione che muovendosi fra il canale online e quello fisico si verifichino attriti, ma anzi, dovrà vivere un’unica esperienza coerente e funzionale.

Prossimità

In molti durante la pandemia hanno riscoperto i negozi di prossimità.

Il negozio di alimentari, il forno, il fruttivendolo sotto casa hanno vissuto un periodo di splendore durante i lockdown.

L’idea di prossimità, di dimensioni più piccole e di assortimenti meno profondi potrebbe dare vita ad una nuova idea di store che era stata superata dalle grandi metrature dei centri commerciali e dagli enormi store.

Vale dunque la pena di seguire con curiosità questo trend.

Non meno però di format completamente inediti come i Drive Thru (dove essenzialmente si acquista senza scendere dall’auto) o come le futuristiche Vending Machine in grado di riconoscere il prodotto prelevato e addebitare direttamente su una App il prezzo dei prodotti.

Partnership fra imprese

Il concetto di prossimità si lega strettamente alla possibilità per aziende diverse di dare vita a partnership utili per tutti.

Pensate ad esempio alla possibilità di aprire un negozio in una zona della città con costi di affitto più bassi, ma trovare un accordo con alcuni locali, bar o ristoranti molto frequentati del centro per esporre i tuoi articoli.

In questo caso, riconoscendo una piccola percentuale al locale, si diminuirebbero i costi mantenendo una buona visibilità.

Questo è solo un esempio, ma sono tante le possibilità di collaborazioni che aziende che si trovano geograficamente vicine possono mettere in piedi con vantaggi per tutte.

Addio al contante

La pandemia ha, anche a seguito di alcune decisione del governo, accelerato l’adozione del contate anche in un paese come il nostro da sempre piuttosto restio nell’uso della moneta elettronica.

Il contante, ce lo hanno continuato a ripetere, è veicolo di contagio a causa del continuo passaggio di mano e l’abitudine nel maggiore uso dei pagamenti elettronici rimarrà anche quando la pandemia sarà cessata.

A questo aggiungiamo il fatto che anche le code alle casse potrebbero spaventare alcune persone per gli inevitabili assembramenti a cui danno vita.

Entrambi i motivi spingeranno i negozi verso l’utilizzo di forme di pagamento rapido e mobile come quello da noi proposto QUI.

Igienizza, igienizza e ancora igienizza

gel

La pandemia come conseguenza immediata lascerà in dote una maggiore attenzione agli aspetti igienico-sanitari.

Molte persone non abbandoneranno l’abitudine all’utilizzo di gel igienizzanti e mascherine e saranno coloro che valuteranno locali e store anche sulla base delle misure igieniche messe in campo.

Per questo motivo l’attenzione a questi aspetti non potrà essere abbandonata nel futuro anche quando la pandemia sarà solo un ricordo.