Gli ultimi due anni per il settore retail sono stati davvero incredibili. Siamo passati in un breve lasso di tempo dall’eccessiva esagerazione del predominio dell’online sul canale fisico, alla crescente comprensione che l’integrazione del retail online-fisico è la vera aspirazione a cui i retailer oggi devono ambire.

E ora il paesaggio – anche se turbolento ed in continua trasformazione – ci mostra chiaramente l’orizzonte della “nuova distribuzione”.

Cos’è dunque la nuova vendita al dettaglio?

Quale definizione possiamo dargli?

È il connubio tra ricerca online ed esperienza offline, in cui il negozio stesso è una pubblicità per il portale online e così via.

Ropo

E non sorprende che in questo stravolgimento siano comparse anche nuove parole per descrivere il nuovo orizzonte. Mentre il multicanale è diventato omnicanale, ora si parla di “ROPO”, Research online, purchased offline.

ROPO è un acronimo che un numero crescente di aziende di ricerca e approfondimento sul comportamento dei consumatori stanno utilizzando per descrivere il nuovo modo di acquistare.

I nostri dati suggeriscono che ROPO diventerà una tendenza significativa che determinerà sempre più accuratamente il comportamento di acquisto dei consumatori, in particolare della generazione dei millennial.

Da online a offline

I principali rivenditori di e-commerce stanno inoltre investendo per avere o per aumentare la loro presenza fisica. Segno della loro convinzione circa il costante aumento di interazioni fra i due canali e della attendibilità di ROPO per descrivere il nuovo scenario di vendita.

Amazon

Amazon è un buon esempio di questo processo. Il colosso mondiale della vendita al dettaglio ha lanciato una catena di negozi di alimentari chiamata Amazon Go negli Stati Uniti. Questi negozi presentano le ultime tecnologie di vendita al dettaglio, tra cui riconoscimento biometrico, sensori e algoritmi di deep learning per assistere e automatizzare gran parte del processo di acquisto.

Secondo le previsioni, Amazon prevede di aprire fino a 3000 negozi negli Stati Uniti entro il 2021. Con un’area media di 200 mq per negozio, ciò equivarrebbe a 600.000 mq di spazio. Tutto ciò in aggiunta alle altre offerte di vendita al dettaglio di Amazon, tra cui: Amazon Books, negozi Amazon 4-Star e supermercati Whole Foods di proprietà di Amazon, che continuano ad espandersi rapidamente.

Alibaba

Dall’altra parte del Pacifico, la multinazionale cinese e-retailer Alibaba sta anch’essa espandendo la sua presenza fisica. Questo grazie alla sua catena di negozi al dettaglio di alimentari Freshippo e ad Hema.

Hema fa parte dell’ambiziosa strategia di “nuova vendita” di Alibaba, che vede la più grande azienda di e-commerce al mondo investire quasi $ 10 miliardi, finora, in negozi fisici. Questi investimenti riguardano la catena di home improvement Easyhome, il rivenditore di elettronica Suning, il rivenditore di alimentari Sun Art e una partnership con uno dei maggiori rivenditori cinesi, il Gruppo Bailian, che gestisce 4.700 negozi a livello nazionale.

L’apertura del primo centro commerciale fisico di Hangzhou, chiamato More Mall, segna un altro grande passo avanti nel tentativo di fondere insieme il mondo del retail digitale e quello fisico.

Gli altri

Amazon e Alibaba non sono le uniche società di e-commerce ad abbracciare la tendenza della vendita al dettaglio intelligente e senza confini.

EBay, Bonobos, Warby Parker, Untuckit, Casper, Hointer, Dollar Shave Club e molti altri player, una volta presenti esclusivamente online, stanno compiendo grandi sforzi per ottenere una presenza fisica.

Sebbene molti di questi esempi siano concentrati negli Stati Uniti e in Cina, i due più grandi mercati al dettaglio del mondo, riteniamo che queste tendenze presto si faranno vive anche nel resto del mondo.