Secondo le statistiche, il volume delle vendite e-commerce ha raggiunto lo scorso anno la cifra record di 4.2 trilioni di dollari.

La realtà però è che buona parte di questi profitti sono andati sprecati a causa di processi inefficienti.

Articoli che si danneggiano, rimangono invenduti o finiscono nelle discariche, per non parlare degli alti tassi di reso, che ultimamente stanno crescendo esponenzialmente e che si prevede raggiungeranno un valore di 550 miliardi entro la fine del 2020.

Detto questo, esistono soluzioni tecnologiche che possono aiutare le attività ad affrontare queste sfide con successo.

I manager del settore retail hanno finalmente la possibilità di acquisire una prospettiva ed una visibilità più precisa su costi operativi e sullo stato del loro inventario.

Di seguito alcune delle soluzioni disponibili sul mercato per la supply chain che mostrano il modo con cui la tecnologia sta rivoluzionando il settore.

Come ridurre i resi e l’invenduto

La verità è che la maggioranza dei retailer operano con inventari enormi senza sapere cosa i loro clienti vogliono veramente.

Queste aziende non riescono a determinare con precisione l’interesse del mercato verso un certo tipo di prodotto.

Nel 2018, il gigante dell’industria retail H&M ha perso quasi 4.3 miliardi in capi di abbigliamento invenduti.

Da questo si intuisce che anche i grandi marchi fanno fatica a calibrare con precisione l’offerta sulla domanda effettiva.

Al momento attuale, le analisi statistiche che si basano su big data e su algoritmi avanzati sono in grado di predire con accuratezza quali capi, taglie e colori preferirà acquistare il consumatore.

Raccogliere informazioni sulle abitudini di acquisto precedenti dei tuoi clienti, può aiutarti a fornire al tuo cliente un alto livello di personalizzazione, ridurre i resi e l’invenduto.

Ma cos’altro si può fare oltre a questo?

Vediamo un esempio…

L’azienda americana 1822 Denim, famosa per offrire jeans con il miglior fit per tutte le taglie e tutte le forme, si era posta l’obiettivo di diventare un brand per tutti, un brand inclusivo.

I manager al vertice dell’azienda capirono perfettamente l’importanza di disegnare prodotti tenendo in considerazione i dati sulle caratteristiche fisiche dei propri clienti.

Utilizzando la piattaforma 3DLOOK, 1822 ha scoperto che l’80% dei propri clienti è di corporatura più minuta e con un tipo di corpo più curvy rispetto al modello che usavano in precedenza per creare i loro prodotti.

1822 ha quindi utilizzato i dati ricavati tramite la piattaforma per migliorare drasticamente il proprio processo di design e sviluppo del prodotto.

Il risultato?

Un’aumento notevole del tasso di conversione ed una diminuzione degna di nota dell’invenduto e dei resi.

Tagliare i costi di inventario e puntare sull’ottimizzazione

Un cash flow consistente e stabile è la base su cui ogni attività può creare il proprio successo.

Avere eccedenze di magazzino prosciuga il capitale circolante e può rappresentare una grande problema per quelle aziende che hanno a che fare con una domanda molto variabile.

La produzione on-demand è una strategia che può sicuramente aiutare a ridurre i costi di trasporto e a minimizzare le eccedenze di magazzino.

Invece di pianificare un ciclo di produzione standard, l’azienda retail può in questo modo prenotare degli slot sulle macchine che inizializzano la produzione di uno dei loro prodotti offerti sui canali digitali in perfetta sincronia con la richiesta del cliente.

I sistemi informatici moderni sono in grado di connettere i team del design di prodotto e del merchandising direttamente con lo stabilimento produttivo.

Il risultato?

Tempi di consegna significativamente abbreviati per quanto riguarda la produzione e, nello stesso tempo, possibilità di richiedere la produzione di un prodotto anche una tantum e con caratteristiche personalizzate secondo la richiesta del cliente.

Queste soluzioni software per la digitalizzazione della supply chain sono un asset fondamentale per implementare un sistema di produzione più efficiente e veloce.

Quello che riescono a fare è: integrare tutti i dati essenziali sul prodotto che permettono la creazione di un nuovo codice SKU.

Utilizzando queste piattaforme, l’azienda ha la possibilità di adattare il design in maniera digitale e avviare la produzione con un semplice click.

E’ proprio così che si riesce a tagliare l’accumulo di scorte di magazzino e si assicura che l’inizio della produzione sia immediata e veloce, senza nessuno blocco comunicativo lungo il percorso.

Riduci le scorte e rendi il tuo catalogo più visibile su tutti i tuoi canali

La digitalizzazione della supply chain ti permette di avere maggiore controllo sul tuo inventario.

Tutto ciò grazie alla possibilità di tenere traccia delle oscillazioni della domanda e fornisce una panoramica della situazione dell’inventario in uno specifico momento.

I sensori smart, forniti di tecnologia blockchain forniscono al cliente una visione in tempo reale del prodotto che hanno ordinato, seguendolo lungo tutto il percorso attraverso la supply chain.

Questo tipo di tecnologia riesce inoltre a monitorare il percorso di consegna del prodotto ed allerta immediatamente il partner di riferimento quando qualcosa non va secondo i piani.

Queste tecnologie, se combinate con un protocollo di tracciabilità end-to-end, dà la possibilità all’azienda di condividere con i clienti la provenienza dei propri prodotti e come vengono gestiti e distribuiti, oltre a tutti i passaggi che possono esserci tra queste fasi.

Per concludere. Come ridurre i resi?

Il 61% dei retailer afferma che l’obiettivo da raggiungere nei prossimi 5 anni è quello implementare una supply chain autonoma.

Integrare le soluzioni digitali per il manager della tua supply chain può aiutare ad ottimizzare i processi di business in modo da raggiungere la massima efficienza e linearità quando si parla di e-commerce.

Il machine learning e transportation manager systems permettono ai manager del settore retail di individuare i pattern e gli schemi di acquisto grazie ai big data, assicurando una pianificazione accurata e pronta per le oscillazioni del mercato in modo da ridurre i resi e l’invenduto.

Questo è il cuore della questione: i maggiori profitti arrivano quando l’azienda ha una visione d’insieme accurata e lungimirante sulla propria supply chain.

Questa road map per la trasformazione digitale, però, diventa valida solo nel momento in cui i manager si prendono il tempo di analizzare e valutare l’attuale performance della loro supply chain e quindi di individuare i punti di miglioramento dal punto di vista tecnologico ed operativo che possono portare il massimo beneficio.