La storia che vi raccontiamo oggi viene da Torino.
Più precisamente da una gelateria di Torino, la Ciacci.
Non sappiamo se il gelato preparato da Cristian Ciacci, il titolare, sia buono oppure no, ma conoscere la sua singolare vicenda potrebbe farvi risparmiare una salata multa per evasione fiscale.
I fatti
La vicenda è stata raccontata in un video pubblicato sulla pagina facebook della gelateria dallo stesso Ciacci. I fatti risalgono allo scorso martedì 29 maggio.
Ciacci è uso offrire della panna montata ai suoi clienti abituali senza addebitare alcun costo aggiuntivo rispetto al prezzo del gelato. Di norma però, per i clienti non abituali che chiedono la panna, Ciacci applica un sovrapprezzo di 50 centesimi.
Martedì dunque il gelataio ha omaggiato un cliente abituale con un po’ di panna – valore del regalo: 50 centesimi – e si è beccato una multa da oltre 500 euro dalla Guardia di Finanza.
Si tratta infatti di evasione fiscale.
Ma perché?
La norma
La guardia di finanza presentandosi alla gelateria ha chiesto a due clienti che si apprestavano a mangiare il proprio gelato di esibire lo scontrino fiscale. Sullo scontrino il costo battuto ammontava a 4 euro. I due infatti avevano chiesto e pagato per due coppette da due euro l’una.
Uno dei due però aveva accettato l’invito di Ciacci ad aggiungere della panna montata alla propria coppetta. Questo ha fatto sì che il valore di una delle due coppette salisse a 2,50 euro a fronte di uno scontrino di 4.
A niente sono valse le repliche di Ciacci e dei due clienti che hanno spiegato ai finanzieri che la panna montata non era stata battuta sullo scontrino perché non era stata pagata, ma era stata offerta.
Osservazioni che non hanno fermato i finanzieri: per la legge, infatti, il gelataio avrebbe dovuto battere in cassa l’importo della panna e poi togliere la cifra come “sconto” di 50 centesimi, perché ogni transizione deve essere segnata.
Il galataio dunque si è beccato un verbale ed una multa per evasione fiscale con un importo di circa 570 euro.
La replica della Gdf
In merito alla vicenda e a seguito del clamore suscitato sui media la guardia di finanza ha emesso una nota che per completezza riportiamo per intero:
“Il personale della Guardia di Finanza, con le modalità di rito, ha effettuato un controllo nei confronti di due clienti all’esterno della gelateria Ciacci di corso Belgio a Torino per verificare la regolare emissione dello scontrino fiscale. Gli stessi, confermando di aver consumato due gelati all’interno dell’esercizio per una spesa complessiva pari a 4,50 euro, non sono stati in grado di esibire il relativo scontrino fiscale. Successivamente, gli operanti hanno proseguito l’attività di controllo all’interno del locale, accertando, inequivocabilmente, la mancata emissione dello scontrino fiscale per euro 4,50 e non per soli euro 0,50 come asserito dall’esercente. Quest’ultimo, nel tentativo di giustificarsi rispetto alla mancata emissione, ha esibito uno scontrino di 4 euro, ricollegandolo alla vendita ai due clienti. In realtà, lo scontrino di 4 euro mostrato risultava essere stato emesso in orario successivo al controllo da parte dei militari nell’esercizio commerciale (sullo scontrino infatti è riportata, tra l’altro, l’ora di emissione)”
Nel caso in cui voleste omaggiare i vostri clienti ricordatevi di battere sulla cassa l’intero importo e togliere il costo del regalo con la dicitura sconto.
Solo così potrete evitare di incorrere in sanzioni per evasione fiscale.