Il panorama del retail nel 2017 è stato, in molti modi, una continuazione dei trend degli anni precedenti anche per quanto concerne le innovazioni nel retail. Molti retailer tradizionali hanno lottato per mantenere inalterata la propria quota di mercato e si sono trovati a fronteggiare un calo nelle vendite durante il periodo natalizio.

A fianco di tutto ciò si è avuto la conferma della continua crescita del mobile. Ci sono molte tecnologie che stanno già trasformando il retail e continueranno a farlo durante il corso di quest’anno.

Innovazioni nel retail

La personalizzazione raggiungerà delle nuove vette

Recentemente abbiamo osservato alcuni retailer sviluppare tecnologie proprietarie per aiutarli a produrre prodotti personalizzati in maniera più rapida e ad offrire maggiore personalizzazione in store in modo più economico.

Aziende come My 1st Years e Monica Vinader stanno offrendo prodotti personalizzati di alta qualità su richiesta del cliente. Questo sta permettendo loro di avere grandi tassi di crescita.

Mentre la maggior parte dei retailer fornisce una vasta gamma di prodotti generici disponibili tramite vari canali e sono coinvolti in guerre di prezzo con aziende come Amazon, le aziende in grado di offrire prodotti altamente differenziati e unici riescono ad eccellere grazie alla loro differenziazione.

Anche coloro che forniscono servizi unici stanno riscontrando ottimi risultati. In particolare, stiamo osservando un numero crescente di “stylist” retailer come Stich Fix negli stati uniti e Thread nel regno unito.

Queste aziende richiedono ai propri clienti di spendere un po’ di tempo per rispondere ad alcune domande sulle loro preferenze in fatto di stile. In questo modo questi brand sono in grado di consigliare al cliente alcuni prodotti che potrebbero essere di loro gradimento.

La maggior parte dei retailer che osserviamo offrono già una qualche tipo di personalizzazione o alcuni consigli sulla strategia di shopping. Ciò significa che i maggiori retailer dovrebbero riflettere su questo aspetto.

Ci sono un numero crescente di soluzioni che guidano i consumatori nel loro processo d’acquisto come gli assistenti vocali. Inoltre l’integrazione del machine learning e l’intelligenza artificiale non faranno altro che rendere queste soluzioni ancora più efficienti.

Ultimamente sono questi servizi di personalizzazione e di risparmio di tempo che aiutano i retailer a controllare la relazione con i consumatori attraverso i vari canali.

Molti retailer stanno implementando la robotica

Machine learning e intelligenza artificiale sono diventate sempre più sofisticate. Ciò permette ad alcuni retailer di diventare più efficienti. I robot sono ormai una presenza costante nei magazzini delle grandi aziende. Amazon ne utilizza già più di 45.000 e stiamo cominciando ad osservarli anche per gestire l’assortimento in negozio.

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Walmart ha recentemente annunciato che utilizzerà i robot per controllare l’inventario, i prezzi e gli articoli fuori posto nei suoi negozi. La diffusione di prodotti come Amazon Echo e Google Home ha reso i consumatori più a loro agio nell’interagire con i robot.

Amazon Echo Dot e Fire Stick a comando vocale sono stai i prodotti più venduti di qualsiasi produttore e di qualsiasi categoria su Amazon durante i giorni del Black Friday del Cyber ​​Monday.

Insieme agli sviluppi della tecnologia, questo ha guidato la crescita di una serie di strumenti di “shopping assistant” all’interno dei servizi di messaggistica.

Sia Sephora che H&M hanno introdotto popolari chatbot tramite il social media Kik, mentre Domino’s Pizza ha lanciato su Messenger “Dom” per rendere ancora più semplice e veloce per i suoi clienti ordinare il loro piatto preferito.

La continua crescita della robotica cambierà anche la forza lavoro nel settore retail. È molto probabile infatti che assisteremo ad un aumento della richiesta di esperti in dati e tecnologia nel settore retail. La progettazione degli algoritmi per creare i migliori risultati per i clienti sarà un elemento chiave di differenziazione.

Il mobile continua a crescere

Il mobile continua a essere una forza trainante per le entrate nel settore retail. In base ai dati rilevati da ChannelAdvisor, nei giorni fra il Thanksgiving e il Cyber Monday, nel regno unito il 73% delle ricerche di prodotti è stato effettuato tramite device mobili e il 64% degli acquisti online è stato effettuato tramite dispositivi di questo tipo. Il mobile ora sta anche guidando nuove realtà per la vendita al dettaglio, in particolare perché la realtà aumentata e virtuale diventa più accessibile.

In Europa, non abbiamo ancora molti retailer in grado di creare un ambiente virtuale capace di catturare l’immaginazione dei consumatori e trainare le vendite mentre negli stati uniti, il virtual commerce sta diventando più tangibile.
Questo ambiente virtuale consente ad esempio ai clienti che rinnovano la loro casa di immaginare quale sarebbe il risultato dei loro acquisti.

Mentre ci sono molti eccitanti sviluppi nel retail, le cifre mostrano che, in generale, i consumatori continuano a fare acquisti offline – secondo uno studio di CBRE, il 70% dei millennial nel Regno Unito continua a fare acquisti offline.

La situazione è simile a quella che si vede negli stati uniti, dove secondo una ricerca di Accenture più del 77% dei consumatori membri della Generazione Z affermano che gli store fisici rappresentano il loro canale di vendita preferito.

Fino a quando i rivenditori non saranno in grado di rendere le esperienze virtuali più coinvolgenti, dovranno mantenere una presenza fisica.