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Il digitale nel Retail per riscoprire prossimità e relazione

Nell’epoca del dominio indiscusso di alcuni grandi Market Place i retailer stanno fronteggiando un momento di transizione che li obbliga a ripensare il ruolo del negozio.
Esso non può più rappresentare, come lo è stato fino ad ora, solo un luogo dove il consumatore può vedere e comprare i prodotti. Ciò non è oggi più sufficiente.
Ad oggi molti retailer in Italia e all’estero stanno sperimentando nuove forme di interazione tra luoghi fisici e clienti.
Il digitale in questa fase rappresenta senz’altro il terreno dove queste sperimentazioni vengono condotte.
In questo articolo vogliamo presentarvi i nuovi dati rilasciati dall’Osservatorio Innovazione Digitale nel Retail. Il report datato febbraio 2020 ha il seguente titolo: Il digitale nel Retail per riscoprire prossimità e relazione
Il digitale nel Retail per riscoprire prossimità e relazione
La ricerca promossa dall’Osservatorio ha interrogato sulle tematiche menzionate i primi 300 retailer italiani per fatturato che hanno anche negozi fisici sul territorio.
I retailer interrogati affermano nella grande maggioranza dei casi di vendere utilizzando sia il canale online che quello offline cercando di implementare strategie volte all’omnicanalità. Molto spesso però i retailer confessano di non essere in grado di integrare ed armonizzare i dati provenienti dai due canali.
Aspetto quest’ultimo che depotenzia in parte l’attività di raccolta dati.
Dal report emerge la grande curiosità e la voglia da parte dei principali retailer di dotarsi di strumenti digitali in grado di migliorare l’esperienza di acquisto dei propri clienti cercando nello stesso tempo di abbattere la barriera tra fisico e digitale al fine di creare un ecosistema unico dove al centro di esso si collochi il marchio.
L’aspetto problematico però risulta essere ad oggi l’estensione di queste sperimentazioni a tutta la rete degli store.
Ad oggi infatti assistiamo ad una divaricazione fra negozi di serie A, dove le nuove soluzioni tecnologiche vengono adottate, e negozi di serie B, dove ancora lo store rappresenta solo un luogo fisico dove il cliente può comprare un prodotto e niente più.
Omnicanalità
L’omnicanalità, cioè il processo di integrazione fra canale fisico e canale digitale, rappresenta ormai un obiettivo per la stragrande maggioranza dei top retail, ma solo una piccola percentuale (3%) dichiara di aver raggiunto l’obiettivo prefissato.
La metà dei retailer interrogati dichiara di essere a buon punto con il processo, ma di non essere ancora riuscito ad abbattere tutte le barriere tra i due canali, mentre il 34% confessa di essere appena all’inizio del percorso.
Prossimità
Nel report dell’Osservatorio si parla anche del cruciale tema della prossimità.
Su questo gli esperti prevedono che nel prossimo futuro il Retail italiano si caratterizzerà per un ritorno alla prossimità. Questo porterà i retailer ad aprire un maggiore numero di punti vendita, ma con superfici ridotte rispetto agli store a cui siamo oggi abituati.
Questa direzione verrà intrapresa per concentrare gli sforzi sulla creazione di relazioni con il cliente e per supportare le vendite tramite il canale online.
In questo contesto l’obiettivo degli store subirà dunque una grossa modifica, così come le metriche utilizzate per analizzarne l’andamento.
Non saranno più le vendite ad essere centrali, ma il numero di persone che accederanno al negozio e quelle che si renderanno disponibili a lasciare i propri dati.
Lo store fisico rappresenterà dunque un luogo deputato non più, o non solo alla vendita di prodotti, ma un luogo dove il cliente possa entrare in contatto con il brand e vivere un’esperienza che lo possa avvicinare ai valori del marchio.
I dati