Nei pressi del nuovo apparel store di Lou & Grey a New York un furgone è parcheggiato vicino al negozio e serve qualsiasi cosa; dai salatini fino alla cioccolata calda il tutto rigorosamente gratis. Il consumatore non deve fare altro che postare una foto dell’omaggio ricevuto e taggare l’account Instagram di Lou & Grey in modo da ricevere uno sconto sullo shopping in negozio. La trovata non riguarda soltanto gli sconti, ma riguarda anche lo spostamento delle attitudini del consumatore. I retailers stanno infatti cercando nuove vie per mantenere alta l’attenzione dei consumatori sui prodotti nonostante, stando alle ultime analisi, i consumatori stiano invece incrementando la spesa in esperienze che possano essere condivise sui social media.

I dati

Un’indagine della National Retail Federation (NRF) che ha coinvolto quasi 7000 consumatori condotta agli inizi di dicembre da Prosper Insights & Analytics ha rivelato che quasi il 52% dei consumatori preferiscono ricevere come regalo un’esperienza, dai biglietti per un evento sportivo fino all’abbonamento della palestra. La percentuale nella fascia di età fra i 18 e i 24 anni sale fino al 57% seguita da quasi il 50% fra i 25 e i 34 anni e il 44.3% fra 35 e i 44 anni. La ricerca ha certificato che perfino fra coloro che hanno un’età superiore ai 65 anni uno su cinque preferirebbe ricevere in regalo un’esperienza.

Come stanno reagendo i retailers?

Questa è una delle nuove pressioni che il comparto della vendita al dettaglio deve affrontare oggi. I retailers stanno cominciando a reagire a questa tendenza creando ambienti sempre più incentrati sulle esperienze in termini di come dispongono e parlano dei loro prodotti.

Ad esempio mentre i retailers che vendono attrezzature sportive nel passato hanno sempre enfatizzato le specifiche tecniche del loro prodotto, ad esempio il calore di una giacca, oggi il focus si è spostato maggiormente su come i loro prodotti possano immergere i consumatori in un’esperienza all’aperto.

Le stesse campagne pubblicitarie dei maggiori brand sono sempre più spesso focalizzate sull’esperienza che è possibile vivere grazie al loro prodotto e non al prodotto stesso. Un esempio lampante è visibile in una delle ultime pubblicità dell’Iphone 7 la quale mostra un ragazzo che esce in bici durante un temporale portando con sé il proprio smartphone, focalizzando l’attenzione proprio su questa attività piuttosto che sul nuovo prodotto e le sue specifiche.

Esperienze e prodotti correlati ad esperienze come ad esempio gli articoli sportivi sono cresciuti rispettivamente del 28% e del 17% nei consumi delle famiglie rispetto al 2015. Questi sono dati in grado di cambiare il panorama del retail. La tendenza che mostra come i millennials siano più interessati a spendere soldi in esperienze che possano essere condivise sui social network rispetto ai prodotti è una tendenza che non può essere ignorata.
Quando guardiamo il nostro feed di facebook vediamo spesso foto di persone intente a fare attività o a vivere esperienze nuove e non foto che ritraggono gli articoli appena comprati.

Cosa possono fare dunque i retailers per contrastare questa nuova tendenza? I retailers non possono creare l’esperienza, ma possono far capire al consumatore come il prodotto possa accrescere l’esperienza stessa.