Nell’ultimo periodo la diffusione nell’utilizzo di assistenti vocali ha subito un’impennata senza precedenti. Questa tendenza non può passare inosservata agli occhi delle maggiori aziende retail. Dai dati che oggi abbiamo deciso di presentarvi emerge infatti chiaramente come gli assistenti vocali rappresentino una grande occasione per le aziende retail che decideranno di investire in questo nuovo modo di interagire con la tecnologia.

Un solo dato è in grado di dare la misura di quanto questa occasione sia ghiotta ed irripetibile: l’acquisto effettuato tramite assistente vocale incoraggia i consumatori a spendere fino al 500% in più.

I dati del report Capgemini: la certificazione che gli assistenti vocali sono un’occasione da non perdere.

Alexa e Google Home sono gli shop assistant del futuro. Secondo il report “Conversational Commerce: Why Consumers Are Embracing Voice Assistants in Their Lives”, di Capgemini, il quale ha interrogato più di 5000 consumatori fra US, UK, Francia e Germania, gli assistenti vocali diventeranno il modello dominante nelle interazioni fra consumatori e brand nei prossimi tre anni.

La ricerca di Capgemini ha reso noto il modo in cui i consumatori utilizzano gli assistenti vocali e quali siano le opportunità per le aziende per connettersi con i propri clienti.

L’utilizzo principale di questa tecnologia resta ancora quello dello streaming di musica e della ricerca di informazioni sulla rete, ma oltre un terzo degli intervistati ha utilizzato gli assistenti vocali per acquistare beni alimentari, prodotti per la casa e vestiario.

Il risultato atteso è un aumento della spesa del 500% fra coloro che acquistano via voice assistant rispetto all’acquisto con le consuete forme di interazione. Il 35% degli intervistati ha infatti sostenuto di aver acquistato alcuni prodotti tramite i loro assistenti virtuali e che tramite essi la spesa potrebbe salire fino ad un incredibile +500%.

Lo studio ha scoperto che quasi un quarto del campione (24%) preferisce usare un assistente vocale anziché il sito web quando deve interagire con un’azienda. Una cifra che è destinata a salire fino al 40% entro il 2021.

Tra gli altri risultati del sondaggio, il 31% degli intervistati ha dichiarato che entro tre anni probabilmente preferirà utilizzare un assistente vocale per visitare un negozio fisico.

Lo shopping tramite assistente vocale al momento raggiunge un modesto 3% della spesa totale dei consumatori, ma si prevede che la cifra aumenterà fino al 18% nei prossimi tre anni, a scapito dei negozi fisici (45%) e dei siti Web (37%).

Queste previsioni ci spingono ad ipotizzare che gli assistenti vocali siano destinati a rivoluzionare completamente il modo in cui i brand interagiscono con i consumatori. Quello che rende questi strumenti così entusiasmanti è il fatto di essere intrecciati nel tessuto della nostra vita in maniera indissolubile. Hanno infatti la possibilità di offrire interazioni così semplici e così ricche in modi mai sperimentati precedentemente.

Il report ha inoltre scoperto che l’81% di coloro che hanno utilizzato un assistente vocale lo ha fatto tramite smartphone, mentre circa il 32% tramite uno smart speaker come Amazon Echo ed il 21% lo ha fatto da device come Echo Show o Fire TV.

A questo punto, l’ascesa degli assistenti vocali sembra inarrestabile, e la crescita della voce come interfaccia di ricerca, navigazione e shopping è all’attenzione di molti brand e rivenditori al dettaglio. Mentre al momento attuale Amazon controlla il mercato, Google rappresenta una forza in crescita, ma in futuro potrebbero esserci degli importanti cambiamenti.

Uno di questi potrebbe avere a che fare con l’uso di questa tecnologia all’interno di altre interfacce. Questo sondaggio suggerisce che gli assistenti vocali potrebbero essere utilizzati per le interazioni web dei consumatori al posto di un’App o di un sito Web, o che potrebbero migliorarne l’utilizzo.

In particolare, tra i principali motivi che spingono gli utenti a preferire l’assistente vocale alle App per dispositivi mobili o ai siti web troviamo la convenienza, indicata dal 52% degli intervistati, l’abilità di poter svolgere attività a mani libere (48%) e l’automatizzazione di attività ordinarie di shopping (41%).

Vantaggi per le aziende Retail

I risultati del sondaggio suggeriscono indirettamente che le aziende che stanno investendo in questi apparecchi non hanno torto, poiché l’intero settore potrebbe essere un colosso più grande di quanto si pensasse.

I brand che saranno in grado di capitalizzare l’enorme interesse dei consumatori nei confronti degli assistenti vocali non solo costruiranno relazioni più strette con i loro clienti, ma creeranno significative opportunità di crescita per sé stessi.

Tutte le aziende retail dovranno quindi monitorare molto attentamente questo fenomeno ed essere disposte in caso di boom di questa tecnologia ad investire parte del loro budget in innovazioni di questo genere.

Investire in questa tecnologia potrebbe portare infatti alle aziende un enorme guadagno. I consumatori che utilizzano l’assistente vocale hanno espresso pareri molto positivi relativamente alla loro esperienza, con il 71% che afferma di essere soddisfatto dal proprio assistente vocale.

Inoltre il 28% degli attuali non utenti incrementerebbe le transazioni con un brand a seguito di un’esperienza positiva. Tutto questo si traduce in possibili guadagni dal punto di vista finanziario, in quanto i consumatori sarebbero disposti a spendere il 5% in più con un dato marchio a seguito di un’esperienza positiva con un voice assistant.

Il sondaggio ha evidenziato come il 37% degli utilizzatori di assistenti vocali si dice disponibile a condividere con amici e familiari l’esperienza positiva.

Questo passaparola è ciò che i brand dovrebbero riuscire ad ottenere a prescindere da quale sia il mezzo di interazione con il cliente prescelto.