Le App per il retail servono davvero?

Avere un sito web responsive invece di una App?

O soltanto un sito web classico… tanto i miei clienti non usano lo smartphone?

Oppure avere sia un sito web ottimizzato per dispositivi mobili sia una App? Ma poi… non saranno l’uno copia dell’altra?

Esistono ancora alcuni retailer attanagliati da dubbi di questo genere.

Oggi vi presentiamo un nuovo studio che dovrebbe chiarirvi le idee su quale sia la scelta migliore.

I dati confermano che le App per il retail sono il canale con maggiori vendite

Secondo lo studio Global Commerce Review for Q4 2017 pubblicato recentemente da Criteo, i retailer Nord Americani che posseggono sia un sito web sia una App stanno generando circa il 66% delle loro vendite da queste ultime.

Complessivamente le vendite tramite e-commerce vengono effettuate maggiormente tramite App (44%), seguite dal sito Desktop (33%) ed infine da sito web mobile (23%)

Il mobile commerce sembra essere giunto alla maturità, con una crescita annua di un modesto 0.7%. Queste vendite sono ottenute in misura sempre maggiore da smartphone, in crescita del 13.2%, mentre le vendite da tablet registrano una vistosa flessione (-26.5%). Le vendite da Desktop risultano quasi invariate (-1.1%)

Per quanto concerne le fasce orarie di utilizzo, Criteo registra che le vendite da Pc risultano costanti per tutti i giorni della settimana nelle ore diurne per poi subire un vistoso calo durante il weekend.

Per quanto riguarda invece i dispositivi mobili, l’andamento è del tutto opposto. Assistiamo infatti ad un elevato numero di vendite da device mobili durante le ore notturne e durante i fine settimana.

TASSO DI CONVERSIONE

Di notevole interesse è il dato circa la produttività di App e siti web. Criteo ha infatti scoperto che il tasso di conversione delle App è 3 volte superiore rispetto a quello dei siti web ottimizzati per smartphone.

Questo dato è spesso motivato con il maggiore orientamento alla conversione nel design stesso delle App.

Le App sono più semplici da utilizzare, più veloci e presentano un alto grado di personalizzazione.

Su base globale invece rispetto all’anno scorso gli acquisti da App sono cresciuti di circa il 50%.

Tuttavia, non è tutto così semplice e scontato. Per esempio, alcune sottocategorie di vendita al dettaglio, come articoli sportivi, moda / lusso e salute / bellezza, hanno quote molto elevate di vendite da mobile.

Al contrario, i dettaglianti in sottocategorie in cui le vendite da dispositivi mobili rappresentano una percentuale inferiore delle vendite complessive potrebbero non essere interessati a dotarsi di una App.

Criteo ha infatti anche scoperto che i retailer con basse vendite da dispositivi mobili ottengono la maggior parte delle loro vendite da transazioni cross-device. Ciò ci porta a pensare che la combinazione di dati cross-device aiuti a compensare una quota inferiore alla media delle vendite su dispositivi mobili.

Nonostante ciò, se le tendenze individuate da Criteo saranno confermate anche nei prossimi mesi, sembrerebbe che nessun retailer si possa ormai permettere di non possedere un’App con la quale pubblicizzare e vendere i propri prodotti.

COME DOTARSI DI UNA APP

Esistono varie vie per dotarsi di una App. Una è quella di rivolgersi ad un’azienda di sviluppo e farsi creare una App personalizzata, in grado di trasmettere i valori del brand in modo efficace. Soluzione sicuramente valida, ma molto costosa.

L’altra è dotarsi di una soluzione come questa, un software per la fidelizzazione del cliente retail in grado di adattarsi a molteplici scopi e contesti e di essere personalizzata in modo da preservare al meglio la brand identity dell’azienda.

Le sfide rimangono

Ovviamente, possedere un’App per dispositivi mobili non significa che questa verrà utilizzata. Chiedere agli utenti di installare un’App può essere costoso e molti utenti non aprono nemmeno tutte le App che installano. Di quelli che lo fanno, la ritenzione risulta spesso molto complicata.

Ciò significa che i rivenditori che lanciano la propria App devono offrire esperienze utente di qualità ed essere esperti su come coinvolgere i propri utenti.

Ad esempio, la ricerca condotta dal fornitore SaaS di Poq per dispositivi mobili ha scoperto che gli utenti di App che effettuano un acquisto entro sette settimane dal download raddoppiano la ritenzione, suggerendo che i retailer dovrebbero prendere in considerazione incentivi speciali per coinvolgere nuovi utenti.

Un pezzo del puzzle

È importante però ricordare ai retailer che le App sono solo un pezzo della customer experience omnicanale. Criteo ha rilevato che il 26% di tutte le transazioni desktop è preceduto da un clic su un dispositivo mobile.

I rivenditori che sono in grado di condividere i dati dei clienti su più dispositivi vedono un aumento medio del 17% nei valori degli ordini rispetto agli acquirenti che interagiscono con un brand attraverso un unico device. E sebbene gli acquirenti omnicanali rappresentino solo il 7% di tutti gli acquirenti, essi sono responsabili di oltre un quarto (27%) delle vendite.

I retailer in grado di combinare i dati provenienti sia dal canale online che da quello off line ricavano fino a 4 volte più dati di vendita, dati in grado di ottimizzare i loro sforzi di marketing.

Conclusioni

Le App sono oggi uno strumento imprescindibile per ogni retailer che voglia creare un’esperienza veramente omnicanale per il proprio cliente.

I dati ci suggeriscono che l’utilizzo di una App è in grado di aumentare sensibilmente le vendite grazie al proprio orientamento alla conversione. Ma anche che per i retailer le cui percentuali di vendite da mobile risultano basse, possedere una App è in grado di aumentare le vendite tramite sito web desktop, in un’ottica di cross canalità sempre più comune.

Il retailer però non dovrà soltanto dotarsi di un’applicazione mobile che rispecchi la sua identità, ma anche essere in grado di incentivare il suo download e di fornire tramite essa servizi ed informazioni utili al proprio cliente al fine di aumentare la sua fedeltà.

Per informazioni sulla soluzione Loyalty App e per avere una consulenza gratuita su questi temi scrivere a contact@tekio.it