I nuovi device digitali indossabili stanno diventando sempre più smart, i prezzi stanno scendendo e l’ascesa del 5G semplificherà i processi in modi che non erano possibili fino a pochi mesi fa. I retailer stanno in questi giorni preparano le loro strategie per il 2020, ed i riflettori sono puntati anche sui prodotti iperconnessi e sulle opportunità che tali prodotti potrebbero offrire al settore marketing.

L’internet of things, le case connesse e i dispositivi indossabili sono tecnologie piuttosto giovani che a poco a poco stanno conquistando il mercato dei consumatori.

I miglioramenti tecnologici che stanno rendendo più funzionali i dispositivi indossabili rappresentano un importante driver nella loro adozione da parte dei consumatori, ma una forza diversa è alla base dell’interesse da parte dei retailer verso queste tecnologie.

Un recente annuncio che Amazon, Apple, Google e Zigbee Alliance stanno lavorando su uno standard di rete open source porterà a ulteriori investimenti in dispositivi connessi. La rete open source che il gruppo sta lavorando per sviluppare dovrebbe semplificare la vita ai fornitori di hardware IoT (internet of things) e agli sviluppatori di software, ma serve anche a uno scopo secondario. Quello di assicurare ai rivenditori che investono in tecnologia connessa che i loro budget non saranno sprecati. Con uno standard comune di comunicazione e controllo IoT, i dispositivi intelligenti saranno ancora più affidabili.

L’open source offrirà alle aziende produttrici maggiore agilità e consentirà loro di elaborare rapidamente i dati e allo stesso tempo di produrre preziose informazioni.

La notizia che i tre grandi produttori di dispositivi domestici intelligenti – Amazon, Apple e Google – stanno lavorando su uno standard di rete open source per l’IoT non è l’unico cambiamento che guida l’attenzione verso la tecnologia connessa da parte degli esperti di retail marketing.

Ogni giorno avremo accesso a un’iperconnettività dotata di velocità e capacità mai sperimentate prima. Fornirà a qualsiasi sensore, veicolo, struttura, fotocamera e praticamente qualsiasi tipo di dispositivo indossabile e non la possibilità di fornire una serie di funzioni .

L’impatto del 5G sui dispositivi indossabili

La tecnologia 5G sta guadagnando slancio grazie alle prime implementazioni della rete. A partire dal terzo trimestre del 2019, sono state registrate 4 milioni di connessioni 5G a livello globale. Questo numero rappresenta un aumento del 166% rispetto al secondo trimestre.

Se il 5G diffuso può semplificare i pagamenti mobili, cosa che molti si aspettano che faccia, esso cambierà radicalmente anche l’utilizzo della tecnologia indossabile per quanto riguarda il retail marketing. La popolarità dei pagamenti mobili sta già contribuendo a favorire l’adozione di dispositivi indossabili da parte degli acquirenti. I pagamenti da cellulare sono infatti una delle funzionalità più popolari di Apple Watch.

Influenza sulla tecnologia indoor

Le tendenze nelle abitudini dei consumatori e nell’uso dei dispositivi, ad esempio se i consumatori portano con sé orologi intelligenti oltre agli smartphone, influiscono sul modo in cui i retailer possono utilizzare altre tecnologie. Il passaggio dei consumatori verso l’uso degli smartwatch è e sarà in questo senso un punto di svolta.

Sebbene i rivenditori utilizzino i dati per comprendere il traffico all’interno dei loro negozi già da anni, gli smartphone non hanno spinto molto verso l’adozione del Bluetooth sufficiente per rendere la tecnologia beacon ampiamente applicabile.

Oggi invece, che dispositivi indossabili come orologi e auricolari diventano sempre più comuni, la connessione Bluetooth sugli smartphone dei consumatori è frequentemente attiva, così fanno anche molte delle impostazioni che consentono alla tecnologia indoor di funzionare meglio.

In questo momento, molti retailer si stanno impegnando per comprendere che impatto avranno i dispositivi indossabili sul punto vendita nel 2020 e come i loro dipendenti potrebbero essere in grado di fornire un servizio clienti migliore indossando dispositivi connessi come cuffie e orologi. Aziende come Epson e Go Instore stanno già realizzando occhiali e cuffie collegati che gli addetti del negozio possono indossare per coinvolgere gli acquirenti. I rivenditori stanno anche cominciando a istruire i dipendenti dei negozi a utilizzare telecamere collegate e indossabili per migliorare la sicurezza sul posto di lavoro e prevenire i furti.

Miglioramento dei programmi fedeltà esistenti

I dispositivi indossabili contribuiscono inoltre a rendere più potenti i programmi di fidelizzazione esistenti. Al Magnolia CMS, si sta osservando una tendenza a consentire all’intelligenza artificiale (AI) di influenzare il pubblico e le sue esperienze.

Usando l’IA, i marchi possono infatti capire meglio che tipo di clienti visitano i loro canali digitali e possono abbinare loro contenuti adeguati. Le aziende possono tenere traccia degli acquisti passati, delle preferenze e dei comportamenti personali, come ad esempio quando è più probabile che un determinato cliente acquisti. In questo modo i retailer potrebbero inviare offerte agli smartwatch dei clienti e ad altri dispositivi connessi proprio nel momento opportuno.

Un fattore che influirà sulla rapidità con cui i marchi si adatteranno alle mutevoli tendenze del mercato dei dispositivi indossabili, nonché alle preferenze dei consumatori per i dispositivi connessi, è la loro capacità di ridimensionamento.

Nell’era digitale, i retailer devono iniziare ad adottare tecnologie in grado di ridimensionarsi per risparmiare tempo, denaro e risorse umane. I marchi dovrebbero seguire le mutevoli attitudini dei consumatori verso la convenienza.

La convenienza è diventata il nuovo paradigma per i consumatori. Quindi non solo i consumatori si aspettano una maggiore comodità in termini di come e quando fanno acquisti, ma si aspettano anche la stessa convenienza quando si tratta di supporto.