Parliamo spesso di esperienza di acquisto e di come dobbiamo coinvolgere i nostri acquirenti, vediamo come tutto questo possa cambiare nel mercato del lusso, e con elevati budget a disposizione.
In questi giorni Miu Miu, uno dei brand di punta delle moda Italiana appartenente al gruppo Prada, ha aperto nel centro di Tokio un una nuova boutique, 720 Mq di negozio, situato in Miyuki Street nel quartiere Aoyama. Il famoso brand del gruppo, fondato nel 1993 da Miuccia Prada, e da cui prende il nome, non è nuovo a scenografie di impatto; senza andare fino a Tokio, le sue vetrine a Milano rimangono tra le più fotografate e ammirate, con svariate persone sempre ferme ad ammirare.
Ma questa volta il progetto parte dall’esterno, dall’involucro: un edificio moderno, progettato e realizzato dallo studio svizzero Herzog & de Meuron, con una rappresentazione a forma di scatola che invoglia il cliente ad entrare, ad aprirsi al mondo fantastico che rimane all’interno. A sentire la parole degli architetti che l’han progettato “Scommettiamo che chiunque, passando, entrerà?”.
Una volta entrati si viene in contatto con “un mondo segreto meraviglioso” e “Ci si sente subito a proprio agio, come nell’intimità di casa” ci racconta Miuccia Prada. Ma come possiamo far vivere una esperienza di acquisto ad un cliente disposto a spendere oltre 3000 euro per una borsa? Prada punta su ambienti che ti fanno sentire a casa, intimi e sull’incrocio di culture; compito difficile, il suo cliente non necessita di nulla di quanto esposto in negozio, non deve essere convinto a comprare, non sempre ha interesse a farlo.
Così se la scatola, simbolo ed evocazione di chiusura, “di resistenza verso l’esterno e di intimità all’interno” ci spiega Herzog, e che “a pensarci bene è un po’ come sono i giapponesi: segreti dentro” ci spinge ad entrare, dentro è uno sfoggio di prodotti tipici della nostra cultura. Creatività, estro, divani colorati e dalle forme piu strane, broccati, una scala trasparente, tavolini smussati, nicchie riviste. Obiettivo, esportare non solo il prodotto, ma anche la cultura di cui è permeato e la tradizione del paese che lo produce.
Come si nota il lusso cambia l’esperienza di acquisto in modo sostanziale; non più smartphone, QR Code, kiosk interattivi o cataloghi multimediali. In questo caso l’evocazione deve essere esclusivamente sensoriale, intimo, perché “Lo shopping più femminile è quello segreto”, parola di Miuccia Prada.
Guarda le immagini dal sito del corriere: http://www.corriere.it/foto-gallery/moda/news/15_marzo_27/ragazze-miu-miu-sfilano-aoyama-e2b07368-d4b2-11e4-831f-650093316b0e.shtml
Articolo tratto da Corriere.it, di seguito il link per approfondimenti: http://www.corriere.it/moda/news/15_marzo_27/shopping-segreto-miu-miu-tokyo-29a3e220-d4b6-11e4-831f-650093316b0e.shtml