Grazie a tecnologie emergenti come la Augmented Reality (AR), la Virtual Reality (VR), la Artificial Intelligence (AI) e l’Internet of Things (IoT) speranze e visioni dei retailer si stanno trasformando in realtà e in cospicue entrate.

Queste tecnologie stanno infatti mantenendo la promessa di reinventare i negozi fisici. L’innovazione all’interno degli store sta cambiando il modo in cui percepiamo il retail aprendo la possibilità di modellare l’esperienza dei consumatori.

Grazie a questa rivoluzione tecnologica, il momento dell’acquisto negli store è diventato per gli acquirenti piacevole, divertente ed informativo; per i retailer che utilizzano in modo corretto la tecnologia questo rappresenta invece un cambiamento proficuo.

Molti grandi retailer durante il recente boom dell’e-commerce sono stati costretti a scegliere tra cambiare il loro modo di fare retail o fallire miseramente.

Adesso però i loro sforzi per incrementare l’interesse dei consumatori verso i loro negozi sembrano dare i primi frutti. Ad esempio Macy’s che ha attraversato un periodo molto complicato quantificabile in cali nelle vendite lungo 12 trimestri consecutivi, nell’ultimo trimestre ha registrato nei suoi negozi un +3% nelle vendite.

Questo è solo uno dei molti casi di retailer tradizionali che stanno cercando di trovare la corretta miscela fra esperienza fisica e digitale. Non tutti i retailer però stanno ottenendo risultati positivi. Ad esempio JCPenny ha iniziato il 2018 annunciando il taglio di centinaia di posti di lavoro a causa delle scarse vendite.

In un mondo sempre più mobile-first i rivenditori sono sempre alla ricerca di nuovi modi per facilitare esperienze di shopping omnicanale. Sfruttare le nuove tecnologie intelligenti, che raccolgono dati per comprendere il comportamento d’acquisto in negozio e online dei propri clienti, consentirà ai retailer di tenere il passo con giganti dell’e-commerce come Amazon, creando un’esperienza integrata e senza soluzione di continuità.

Il debutto di Amazon Go all’inizio di quest’anno rende però tutto più complicato.

Ancora una volta, Amazon sta modificando il panorama della vendita al dettaglio tramite l’apertura di store fisici che sfruttano una combinazione di sistemi basati su intelligenza artificiale, sensori e telecamere. Con queste tecnologie avanzate, Amazon Go può identificare ciò che gli acquirenti afferrano dagli scaffali del negozio e lasciarli uscire dallo store senza un processo di checkout classico, rendendo l’esperienza di acquisto più facile che mai.

Affinché gli store tradizionali abbiano la possibilità di competere contro pure player come Amazon, devono adottare tecnologie che offrano un’esperienza di acquisto in-store personalizzata e semplificata. Nonostante ciò nessuno sarà in grado di competere veramente con Amazon, ma i retailer hanno comunque la possibilità di utilizzare la stessa tecnologia avanzata che consente ai negozi Amazon Go di offrire esperienze smart e prive di frizioni nei suoi negozi fisici: la Computer Vision Technology.

Gli acquirenti vogliono esperienze di acquisto uniche, coinvolgenti e senza rallentamenti. Forse i consumatori non sanno esattamente cosa la Computer Vision permetterà loro, ma sono in attesa che questa tecnologia diventi realtà.

Come deve evolversi il retail?

Semplice: quando l’acquirente interagisce con un oggetto inanimato in negozio la sua esperienza deve essere aumentata dalla visione artificiale, per informarlo su ciò di cui ha bisogno e su ciò che vuole sapere.

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Ecco come la Computer Vision può rivoluzionare il retail:

Mercato nel mercato

Sfruttare la Computer Vision può unire i vantaggi dei contenuti digitali con il mondo fisico per offrire messaggi sul prodotto altamente personalizzati, stimolare l’engagement e aumentare le vendite dei prodotti. Le telecamere 3D e le tecnologie di rilevamento RFID possono creare realtà miste, esperienze di marketing immersive basate sui prodotti che vengono toccati e con cui il cliente interagisce.

Inoltre, aziende come Ksubaka stanno combinando i dati raccolti online e in-store, consentendo ai rivenditori di offrire messaggi in tempo reale per attirare i clienti. Ad esempio per il retailer di abbigliamento Topshop Ksubaka ha sviluppato un modello di gamification aumentando le risposte dei clienti ai sondaggi di 50 volte e istruendo allo stesso tempo i consumatori sui prodotti.

Un cambiamento cloud

Utilizzando la tecnologia cloud, i rivenditori possono misurare il traffico in negozio acquisendo informazioni in tempo reale. L’integrazione delle tecnologie basate sulla Computer Vision può raccogliere dati rilevanti su come i clienti interagiscono con i prodotti e su come si comportano in negozio, identificando le tendenze chiave per personalizzare ogni esperienza di acquisto.

Attraverso la Computer Vision, i rivenditori hanno identificato tra i millennial tempi di sosta più elevati in alcuni punti vendita, conseguenza questa dello spostamento delle preferenze verso il trascorrere più tempo e lo spendere più denaro negli store.

Cambiare il modo in cui i rivenditori gestiscono il proprio stock utilizzando soluzioni AI

Le telecamere intelligenti possono facilmente rilevare e gestire autonomamente le scorte nel magazzino, informando i retailer prima che si verifichino problemi. Le startup che stanno facendo passi avanti in questo spazio si stanno dotando di robot all’interno del magazzino dotati di un inventario integrato per aiutare i negozi a prendere decisioni informate su cosa (e cosa non) vendere.

Cambiare il modo in cui i rivenditori commercializzano i propri prodotti tramite software di gestione del planogramma virtuale

L’implementazione di tecnologie basate sulla realtà aumentata consentirà la visualizzazione di prodotti in-store o a casa, consentendo agli acquirenti di prendere le proprie decisioni di acquisto.

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L’industria di bellezza sta vedendo i primi benefici utilizzando la realtà aumentata per consentire ai clienti di provare virtualmente un inventario illimitato di trucchi, cura dei capelli e occhiali da sole con tecnologie di Modiface e YouCam.

FaceTime con i clienti

I rivenditori stanno reinventando il modo in cui si rapportano con i clienti nello store utilizzando tecnologie di autenticazione biometriche come il riconoscimento facciale per creare esperienze in-store più personalizzate. In questo modo, aziende come Facenote stanno facilitando checkout più convenienti, aumentando così le vendite e la fidelizzazione dei clienti.

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Siamo in un’era in cui le moderne tecnologie possono essere integrate all’interno degli store, consentendo ai rivenditori tradizionali di competere con la praticità e la varietà dello shopping online creando esperienze coinvolgenti incentrate sul cliente.

I giorni in cui l’uso del digitale in store era limitato alla riproduzione di video in loop sono ormai soltanto un ricordo.