Secondo un recente sondaggio condotto dal gruppo di ricerche di mercato di Nielson, l’utente medio americano trascorre quasi quattro ore al giorno interagendo con dispositivi dotati di accesso ad internet.
Nielson stima inoltre che più del 25% di quel tempo sia speso sui social media. Il sempre più massiccio utilizzo di tecnologia da parte dei retailer ha cambiato la percezione di come i consumatori acquistano.
Molti brand nei settori della vendita di abbigliamento e di gioielli stanno esplorando modi per sfruttare i dispositivi tecnologici, principalmente di tipo mobile.
Questi dispositivi anche quando sono in modalità silenziosa, ci tentano con la promessa di informazioni illimitate. Inoltre, e ancora più importante, la maggior parte di noi si sente ormai nuda senza smartphone nelle vicinanze.
Brand di lusso: evoluzione o estinzione?
Al momento, molti analisti che si occupano principalmente di mercato del lusso prevedono la crescita della vendita online ed il cambiamento di una serie di abitudini di acquisto.
Ma non aspettatevi che i brand del lusso riprogettino completamente i loro prodotti o il loro modo di fare business.
Molti rivenditori di moda non hanno le competenze, le risorse o le idee per apportare cambiamenti sostanziali.
Possono, tuttavia, evolversi.
Dall’avvento di Internet, l’umanità si è adattata ai cambiamenti anche se molte volte con riluttanza. Oggi però un pregiudizio contro la tecnologia può creare una perfetta ricetta verso il fallimento.
Per questo motivo non è certo una coincidenza che marchi di moda come Louis Vuitton e Chanel abbiano annunciato drastici cambiamenti aziendali.
Molti brand di lusso del settore della moda si sono ormai convinti di essere pronti ad adottare vari progressi tecnologici. Come sa chiunque abbia trascorso del tempo nel settore del lusso, la tecnologia offre molte opportunità.
L’utilità dell’analisi dei dati in combinazione con le attività di marketing non possono essere sottovalutati nel mercato della moda di oggi. Instaurare e guidare una nuova conversazione con i consumatori nel ventunesimo secolo non appare un compito facile, ma deve essere fatto.
Una nota positiva è certamente quella dell’apertura alla tecnologia da parte di alcuni marchi di lusso.
In questo processo alcuni brand come Burberry, Far Fetch e De Beers sono già in una fase avanzata e stanno usando i social media, la tecnologia mobile e persino la tecnologia blockchain per creare e mantenere le loro connessioni con i consumatori.
Ma se l’innovazione tecnologica è stata adottata con successo da alcuni rischia invece di lasciare indietro quei marchi che non sono nati nell’era digitale e per questo faticano a scegliere le migliori soluzioni tecnologiche e le strategie di marketing più adeguate da utilizzare.
Ma è indispensabile che i rivenditori intraprendano questo viaggio per evitare di scomparire.
Il caso Red Luxury
Un caso interessante è quello di Red Luxury.
Questo brand ha sfruttato gli strumenti digitali per estendere il suo ventaglio di opportunità e rendere la tecnologia una parte fondamentale della loro attività.
Red Luxury è cresciuto in tutto lo spazio digitale. Nel 2017 la società ha firmato un contratto con Ginette NY. E nel 2019 ha acquisito il famoso marchio americano di gioielleria, Pamela Love.
A seguito di questi cambiamenti i ricavi sono più che raddoppiati per entrambi i marchi.
Inesorabili cambiamenti
Il settore della vendita al dettaglio di lusso sta già cambiando in modo significativo per adattarsi all’ascesa dei principali player e-commerce.
Il fallimento dei grandi magazzini americani come Barneys ha incarnato la fine di questo modello. Molti retailer hanno negozi in eccesso e hanno puntato troppo sulla scontistica finendo per subire un danno d’immagine.
L’inesorabile caduta delle catene di grandi magazzini determinerà un più grande rimodellamento della vendita al dettaglio e un ripensamento ancora più profondo dell’esperienza di acquisto.
Sarà quindi indispensabile pensare al consumatore come ad un individuo che sta cercando di esprimere un messaggio, un’identità e i propri valori al momento dell’acquisto di un prodotto.
I brand stanno investendo in campagne web su Facebook o Google, ma questo potrebbe non essere sufficiente. Ora i retailer stanno infatti investendo anche sulle tecniche di intelligenza artificiale per guidare i consumatori nel miglior modo possibile.
Appare quindi giunta l’ora anche per i brand del lusso di investire nelle nuove tecnologie. Pena il rischio di estinguersi.