Il Social Commerce non è più una novità, ma rimane comunque un mondo per molti versi ancora inesplorato.
Retailer e piattaforme social stanno infatti ancora scoprendo casi e modi d’uso.
Tutto questo determinerà il modo in cui i consumatori porteranno a termine i propri acquisti e il modo in cui le aziende investiranno il proprio denaro nel prossimo futuro.
La presenza delle aziende sui social media
In particolare si verificherà un passaggio fra post a pagamento o prodotti consigliati dagli influencer di turno a contenuti direttamente acquistabili.
I retailer avranno dunque la necessità di riconsiderare il modo in cui producono contenuti e interagiscono con i loro clienti.
Tuttavia questo non significa che la presenza delle aziende retail sui social media vada interamente ripensata.
I retailer possono partire dalle modalità di interazione che già conoscono per dare vita alle loro attività di Social Commerce.
Alcuni dei nuovi aspetti che i retailer dovrebbero considerare includono:
Offrire nuovi ruoli per il negozio: l’idea di costruire spazi dedicati alla produzione di contenuti streaming live può intimidire, ma l’integrazione di queste operazioni nei negozi può aumentare il traffico in store e il coinvolgimento online.
Soddisfare i nuovi standard: l’idea dello streaming nella vendita al dettaglio era ancora alquanto futuristica solo due anni fa, anche se si stava cominciando lentamente a diffondere.
I periodi di lockdown che si sono alternati in questo ultimo anno hanno però reso gli acquirenti ricettivi alla facilità dello shopping online e degli appuntamenti digitali.
Creazione di nuovi percorsi e servizi
L’integrazione del Social Commerce nelle operazioni di vendita ha generato la creazione di nuovi percorsi dei clienti e di nuove partnership con terze parti.
Il negozio fisico e il Social Commerce possono migliorarsi a vicenda
Forse il più grande aggiustamento che i retailer devono fare per cavalcare l’onda del Social Commerce è abbracciare veramente il loro nuovo ruolo di content creator.
Alcuni retailer, tra cui Walmart e REI, stanno già rendendo meno netto il confine tra azienda, venditore e creatore di contenuti e sicuramente altri retailer seguiranno il loro esempio.
Creare live streaming
I retailer devono sempre più operare come società di media per rimanere rilevanti.
Oggi le apparecchiature multimediali tra cui treppiedi, luci e microfoni sono diventate più piccole ed economiche.
Dal punto di vista realizzativo la preparazione è la chiave per un live streaming multimediale riuscito.
Assicurati di organizzare in anticipo il set, i prodotti e i talent.
Coinvolgi i tuoi addetti alle vendite e gli influencer rilevanti nel tuo settore.
Anche i retailer con poca o nessuna esperienza di marketing possono iniziare con un investimento minimo.
La sincerità è un ingrediente chiave in qualsiasi attività di Social Commerce, e il live streaming in particolare può trarre vantaggio da un approccio fai-da-te in grado di trasmettere sincerità e spontaneità.
Molti retailer hanno l’impressione di dover disporre di un grande team e di molte infrastrutture per fare eventi in streaming, ma la verità è che uno smartphone può essere tutto l’equipaggiamento di cui hai bisogno.
I rivenditori possono anche integrare i loro negozi esistenti nella loro presenza sui social media piuttosto che costruire uno studio completamente nuovo.
Sebbene ci voglia tempo e denaro per trasformare uno spazio esistente in uno studio per ospitare streaming, questo può essere estremamente vantaggioso in quanto i rivenditori si sforzano di creare esperienze di negozio coinvolgenti ed esperienziali.
Man mano che il Social Commerce cresce, i retailer possono offrire sempre maggiori comodità ai loro clienti.
Gli effetti della pandemia
Il tema dell’accelerazione di tendenze esistenti causato dalla pandemia è un argomento molto dibattuto, ma riveste particolare importanza per il Social Commerce.
Servizi come la consegna di generi alimentari e il ritiro a bordo strada erano già in uso ma nell’ultimo anno hanno trovato un pubblico sempre più vasto.
Il Social Commerce prima della pandemia esisteva già, ma gli acquirenti costretti a casa sono stati improvvisamente esposti ai media online ad un livello completamente nuovo.
Le persone nel periodo di lockdown desideravano avere rapporti sociali e questo ha reso tutto, dal livestream alle chat, molto più attraente per i consumatori e molto più preziose per le aziende.
Gli acquirenti sono ancora desiderosi di tornare nei negozi fisici dati i loro vantaggi unici, ma ora conoscono il potere dello storytelling attraverso i social media, sia dal vivo che nei post, e la comodità di tale esperienza la renderà ancora più attraente andando avanti.
Il Social Commerce sta creando terreno fertile per nuovi modelli di partnership
L’ascesa del Social Commerce sta avvenendo in contemporanea con l’espansione delle aspettative omnicanale.
Ecco perché gli esperti ritengono che il Social Commerce e le operazioni di shopping dal vivo non saranno semplicemente una versione di e-commerce attraverso piattaforme social.
I retailer dovranno prevedere percorsi di acquisto senza soluzione di continuità che consentano ai consumatori di effettuare acquisti in qualsiasi momento sia per loro più conveniente.
Ad esempio, i marchi e i retailer possono trasmettere in streaming gli eventi in negozio sui propri account social media per connettersi con i clienti che non sono stati in grado di partecipare all’evento di persona.
I singoli livestream possono anche suscitare entusiasmo dando il via al lancio di prodotti, mostrando nuove partnership o svelando nuove esperienze in negozio.
L’adozione del Social Commerce significa che i rivenditori dovrebbero essere alla ricerca di nuovi servizi progettati per aiutarli a ottenere il massimo dai loro sforzi.
Il Social Commerce è un mezzo nuovo e in rapida evoluzione e ora è il momento perfetto per coinvolgere i rivenditori.
Le regole sono ancora in fase di scrittura e i retailer disposti a testare gli aspetti esperienziali, sociali e di convenienza delle piattaforme chiave si ritroveranno a svolgere un ruolo nella definizione delle più grandi tendenze di domani.