Sebbene il settore retail nell’ultimo decennio abbia sperimentato drastici cambiamenti, il vero momento di discontinuità si è avuto a seguito dell’emergenza sanitaria da Covid 19.
Oggi i consumatori acquistano sempre più sui canali digitali, richiedendo un servizio rapido e un’esperienza omnicanale.
Vale a dire senza interruzioni nel passaggio fra un canale di acquisto e l’altro.
I cambiamenti stanno continuando ad avvenire anche a causa di carenze di materiali, aumento delle tariffe, inflazione e COVID-19.
Aspetti questi che continuano a mettere in crisi la catena di approvvigionamento e il mercato del lavoro.
Sebbene la maggior parte dei retailer si sia abituata alla “nuova normalità” essi devono prepararsi a operare in uno stato di continua interruzione.
I rivenditori devono adattarsi a questi cambiamenti rivedendo i loro modelli di gestione del personale, di prezzi, di automazione e di partnership sul mercato.
Diversificare i canali di fornitura
L’approvvigionamento e la logistica nel settore della vendita al dettaglio sono più complessi che mai.
I retailer sono sotto pressione per spostare i prodotti più velocemente possibili, offrendo prezzi competitivi e operando con margini di profitto inferiori.
Secondo la National Retail Federation, oltre l’80% dei consumatori si aspetta opzioni di spedizione e di evasione degli ordini più veloci e flessibili.
Per mitigare i crescenti rischi di interruzione della catena di approvvigionamento, i retailer devono cercare una maggiore diversificazione degli approvvigionamenti sia in termini geografici sia di fornitori.
Un altro passaggio importante è la riduzione dei colli di bottiglia nella spedizione dal negozio all’indirizzo di consegna.
Molte aziende oltre ad usare i loro magazzini centrali stanno cominciando a sfruttare i singoli negozi come centri di minidistribuzione per evadere gli ordini provenienti dal web e far arrivare i prodotti ai consumatori più velocemente.
Oggi le aziende stanno ripensando a come far arrivare la merce al cliente entro poche ore dall’ordine.
I retailer dispongono oggi di varie soluzioni tecnologiche che consentono loro di offrire la consegna a domicilio in tempi record.
Bilanciare e pianificare le scorte
Negli ultimi 18 mesi, i rivenditori hanno riscontrato carenze di tutto, dalla carta igienica ai laptop al lievito.
Mentre i retailer hanno affrontato le proprie sfide nell’acquisto di alcuni prodotti, hanno anche esitato a ordinare scorte in eccesso in un periodo di incertezza del mercato.
I retailer di ogni categoria devono acquistare in modo più limitato utilizzando la pianificazione delle scorte e le promozioni sui prezzi per bilanciare le scorte con le esigenze dei clienti.
Una chiave è rivedere i livelli di inventario in base ai problemi della catena di approvvigionamento e ad altri rischi macroeconomici.
Mentre alcuni retailer si stanno spostando in negozi più piccoli con meno spazio di magazzino, altri stanno riducendo al minimo le scorte in negozio e aumentando la tecnologia per l’evasione degli ordini online.
I retailer possono anche adeguare e ridurre i loro livelli promozionali per allinearsi meglio con la domanda dei consumatori e il valore complessivo che viene fornito ai clienti con varie opzioni di spedizione e canali di distribuzione.
Identificando il valore di articoli specifici o tipi di transazioni disponibili per i consumatori, i rivenditori possono ottimizzare il ritorno su ogni transazione.
Automatizzare tutto ciò che può essere automatizzato
Il settore della vendita al dettaglio ha anche affrontato crescenti sfide lavorative dall’inizio della pandemia e oggi si trova ad affrontare il mercato del lavoro più difficile di sempre.
Molti retailer stanno aumentando i salari per mantenere e attirare le risorse di cui hanno bisogno.
I retailer possono fare diverse cose per adattarsi al nuovo mercato del lavoro.
Un modo per ottimizzare la manodopera è quello di smistare gli ordini online spediti dai negozi a punti vendita che hanno un volume inferiore.
In definitiva, ridurre il turnover dei dipendenti è fondamentale e aumentare i salari oltre a ridurre determinate attività contribuirà ad aumentare il morale e motivare i dipendenti.
Infine, i rivenditori dovrebbero sforzarsi di automatizzare tutto ciò che possono.
Anche l’automazione del back-office e la digitalizzazione dei processi possono avere un grande effetto sul punto vendita, riducendo i requisiti di manodopera.
Poiché la catena di approvvigionamento e l’incertezza spingono verso il basso i livelli di inventario e le pressioni del mercato aumentano i costi, i rivenditori devono identificare le aree di opportunità per migliorare la redditività attraverso azioni o efficienze sui prezzi.