Negli ultimi anni il retail ha vissuto una profonda trasformazione digitale, che non riguarda solo i clienti ma anche — e soprattutto — chi lavora ogni giorno in negozio.

Dopo l’epoca dei “negozi intelligenti”, oggi è iniziata l’era del commesso connesso: quella in cui la tecnologia diventa un alleato concreto per migliorare le performance operative, la qualità del servizio e la soddisfazione delle persone.

Il cambiamento non è più teorico o futuro. È già in corso — e sta ridefinendo il ruolo dell’addetto alle vendite.


Dal punto vendita al punto d’esperienza

Per anni il punto vendita è stato il luogo fisico della transazione: un posto dove il cliente entrava, comprava, usciva.

Oggi è molto di più: un punto d’esperienza in cui la relazione, la consulenza e la personalizzazione contano quanto (se non più) del prodotto stesso.

In questo contesto, l’addetto alle vendite assume un ruolo strategico. Non è più solo un esecutore, ma un ambasciatore del brand, una guida capace di connettere il cliente a un ecosistema di informazioni, offerte e servizi omnicanale.

Ma per farlo, deve avere gli strumenti giusti.


Cosa significa essere “connessi” nel retail

Essere “connessi” non significa soltanto usare un device.

Significa avere accesso immediato alle informazioni che servono per lavorare meglio: conoscere la storia del cliente, le sue preferenze, la disponibilità dei prodotti, le promozioni in corso, i KPI personali.

Il commesso connesso è quindi una figura che lavora in modo data-driven, supportato da strumenti digitali che semplificano i processi quotidiani e rendono ogni interazione più efficace.

Tra le funzionalità più apprezzate dagli store associate connessi troviamo:

  • 📱 Schede cliente integrate: per visualizzare acquisti precedenti, interessi e comportamenti d’acquisto.
  • 📊 KPI e obiettivi in tempo reale: per monitorare performance individuali e di team.
  • 💬 Comunicazioni interne centralizzate: niente più gruppi chat disordinati o mail difficili da tracciare.
  • 🧾 Gestione promo e stock: informazioni sempre aggiornate su prezzi, giacenze e novità di prodotto.
  • 🎓 Formazione on-demand: microcontenuti formativi direttamente su smartphone o tablet.

🟤 Focus: POSible, la piattaforma che connette persone e performance

Proprio con questo obiettivo nasce POSible, la piattaforma sviluppata da Tekio per dare agli store associate un accesso diretto e intuitivo alle informazioni che contano davvero.

Con POSible, ogni commesso ha tutto a portata di mano:

  • dati aggiornati su prodotti, promozioni e clienti;
  • una dashboard personalizzata con KPI individuali;
  • strumenti di comunicazione interna e micro-learning integrati.

Il risultato è duplice: da un lato, maggiore produttività e coerenza nelle operation; dall’altro, un’esperienza lavorativa più gratificante e coinvolgente.

POSible non nasce per controllare, ma per valorizzare le persone, rendendole protagoniste della trasformazione digitale del punto vendita.


Perché le aziende stanno investendo su questo fronte

Negli ultimi due anni, i progetti di digitalizzazione dello store associate sono aumentati in modo esponenziale.

I motivi principali sono tre:

  1. Aumento della produttivitàRiducendo i tempi morti, gli errori e le attività manuali, i team possono concentrarsi su ciò che genera valore: il cliente.
  2. Miglioramento della customer experienceUn commesso informato offre risposte immediate e crea esperienze più personalizzate. È la differenza tra un semplice “servizio” e una relazione di fiducia.
  3. Maggiore soddisfazione e retention del personaleLe persone si sentono più autonome, competenti e valorizzate. La tecnologia non sostituisce: potenzia.

Il cambio culturale: da top-down a people-centric

Implementare una tecnologia in store non basta.

Serve un cambio culturale: passare da un approccio top-down, in cui le informazioni scendono dall’alto, a un modello people-centric, dove i collaboratori diventano protagonisti del cambiamento.

Questo approccio ha due vantaggi chiave:

  • Coinvolgimento: i dipendenti percepiscono la tecnologia come un supporto, non un controllo.
  • Feedback continuo: le informazioni raccolte in negozio tornano utili al management per migliorare strategie e processi.

Negli ultimi anni il retail ha vissuto una profonda trasformazione digitale, che non riguarda solo i clienti ma anche — e soprattutto — chi lavora ogni giorno in negozio.

Dopo l’epoca dei “negozi intelligenti”, oggi è iniziata l’era del commesso connesso: quella in cui la tecnologia diventa un alleato concreto per migliorare le performance operative, la qualità del servizio e la soddisfazione delle persone.

Il cambiamento non è più teorico o futuro. È già in corso — e sta ridefinendo il ruolo dell’addetto alle vendite.


Dal punto vendita al punto d’esperienza

Per anni il punto vendita è stato il luogo fisico della transazione: un posto dove il cliente entrava, comprava, usciva.

Oggi è molto di più: un punto d’esperienza in cui la relazione, la consulenza e la personalizzazione contano quanto (se non più) del prodotto stesso.

In questo contesto, l’addetto alle vendite assume un ruolo strategico.

Non è più solo un esecutore, ma un ambasciatore del brand, una guida capace di connettere il cliente a un ecosistema di informazioni, offerte e servizi omnicanale.

Ma per farlo, deve avere gli strumenti giusti.


Cosa significa essere “connessi” nel retail

Essere “connessi” non significa soltanto usare un device.

Significa avere accesso immediato alle informazioni che servono per lavorare meglio: conoscere la storia del cliente, le sue preferenze, la disponibilità dei prodotti, le promozioni in corso, i KPI personali.

Il commesso connesso è quindi una figura che lavora in modo data-driven, supportato da strumenti digitali che semplificano i processi quotidiani e rendono ogni interazione più efficace.

Tra le funzionalità più apprezzate dagli store associate connessi troviamo:

  • 📱 Schede cliente integrate: per visualizzare acquisti precedenti, interessi e comportamenti d’acquisto.
  • 📊 KPI e obiettivi in tempo reale: per monitorare performance individuali e di team.
  • 💬 Comunicazioni interne centralizzate: niente più gruppi chat disordinati o mail difficili da tracciare.
  • 🧾 Gestione promo e stock: informazioni sempre aggiornate su prezzi, giacenze e novità di prodotto.
  • 🎓 Formazione on-demand: microcontenuti formativi direttamente su smartphone o tablet.

In pratica, un sistema che trasforma lo smartphone in un vero strumento di lavoro e di relazione.


Perché le aziende stanno investendo su questo fronte

Negli ultimi due anni, i progetti di digitalizzazione dello store associate sono aumentati in modo esponenziale.

I motivi principali sono tre:

  1. Aumento della produttivitàRiducendo i tempi morti, gli errori e le attività manuali, i team possono concentrarsi su ciò che genera valore: il cliente.
  2. Miglioramento della customer experienceUn commesso informato offre risposte immediate e crea esperienze più personalizzate. È la differenza tra un semplice “servizio” e una relazione di fiducia.
  3. Maggiore soddisfazione e retention del personaleLe persone si sentono più autonome, competenti e valorizzate. La tecnologia non sostituisce: potenzia.

Il cambio culturale: da top-down a people-centric

Implementare una tecnologia in store non basta.

Serve un cambio culturale: passare da un approccio top-down, in cui le informazioni scendono dall’alto, a un modello people-centric, dove i collaboratori diventano protagonisti del cambiamento.

Questo approccio ha due vantaggi chiave:

  • Coinvolgimento: i dipendenti percepiscono la tecnologia come un supporto, non un controllo.
  • Feedback continuo: le informazioni raccolte in negozio tornano utili al management per migliorare strategie e processi.

In altre parole, il negozio diventa un laboratorio vivo, in cui i dati raccolti dalle persone si trasformano in insight per l’intera azienda.


Casi d’uso concreti

Vediamo alcuni esempi di come le app per store associate stiano migliorando le performance dei team in diversi ambiti del retail.

🕐 1. Fashion & Lifestyle

In catene di abbigliamento, i commessi utilizzano app che integrano stock, taglie disponibili e preferenze del cliente.

Risultato: riduzione dei tempi di risposta, aumento del tasso di conversione e una customer satisfaction più alta del 25%.

🛋️ 2. Arredo e design

Nei negozi di arredamento, il personale di vendita usa tablet con app di configurazione e preventivazione immediata.

Questo consente di passare da “proposta” a “ordine” in pochi minuti, riducendo l’abbandono post-visita.

💄 3. Beauty & cosmesi

Le app per beauty advisor permettono di registrare le preferenze cosmetiche dei clienti e suggerire prodotti compatibili.

Il risultato? Una fedeltà più duratura e un aumento significativo del cross selling.

🏪 4. Retail alimentare

Nel grocery, le app vengono usate per la gestione delle promozioni e la comunicazione interna, evitando errori di pricing e ottimizzando i tempi di allestimento.


Il valore intangibile: benessere e motivazione

Non si parla solo di efficienza.

L’impatto più profondo di questi strumenti riguarda il benessere lavorativo.

Quando un collaboratore ha accesso alle informazioni giuste, smette di lavorare “al buio”.

Si sente parte di un sistema trasparente, che valorizza i risultati e favorisce la collaborazione.

Inoltre, la possibilità di visualizzare i propri KPI o ricevere riconoscimenti digitali alimenta la motivazione — un aspetto sempre più importante in un settore ad alta rotazione come il retail.


Dal training al micro-learning digitale

Un altro vantaggio fondamentale delle piattaforme per commessi connessi è la formazione continua.

I contenuti brevi e interattivi permettono di imparare “sul campo”, in pochi minuti, senza interrompere il flusso di lavoro.

Questo modello di micro-learning aumenta la retention delle informazioni e rende l’apprendimento parte integrante della giornata lavorativa.

Un approccio agile, perfetto per nuove generazioni di lavoratori abituate alla logica mobile-first.


L’integrazione con i sistemi aziendali

Per essere davvero efficaci, gli strumenti digitali in store non devono vivere come “isole”.

La loro forza nasce dall’integrazione con i sistemi aziendali: CRM, ERP, piattaforme HR e marketing automation.

Solo così le informazioni fluiscono in entrambe le direzioni — dal management ai punti vendita e viceversa — creando una rete intelligente in grado di migliorare decisioni e performance a ogni livello.


Il futuro: il commesso aumentato

La prossima evoluzione?

L’intelligenza artificiale.

Le prime soluzioni stanno già introducendo assistenti virtuali per il personale di vendita, capaci di suggerire prodotti, rispondere a domande complesse e fornire dati predittivi sulle preferenze dei clienti.

Il futuro del retail non sarà fatto solo di dati, ma di persone aumentate dal digitale: più consapevoli, più autonome, più efficaci.


Tekio e POSible: la tecnologia che valorizza le persone

In Tekio crediamo che la trasformazione digitale del retail non passi solo dai processi, ma soprattutto dalle persone.

La tecnologia deve semplificare, connettere, ispirare.

Con POSible, la nostra app dedicata agli store associate, portiamo queste idee nella realtà quotidiana dei punti vendita:

  • informazioni in tempo reale su prodotti, clienti e promozioni;
  • KPI personalizzati e dashboard intuitive;
  • strumenti per comunicare, formarsi e migliorarsi ogni giorno.

Perché un commesso connesso non è solo più efficiente: è anche più motivato, più informato e più felice di rappresentare il brand.


Conclusione

Il futuro del retail è umano — ma potenziato dal digitale.

E l’era del commesso connesso è appena iniziata: un nuovo paradigma in cui tecnologia e persone si sostengono a vicenda per offrire esperienze migliori, più autentiche e più coerenti.

Chi saprà valorizzare davvero questo equilibrio, costruirà un vantaggio competitivo duraturo.

E, soprattutto, un ambiente di lavoro dove la connessione più importante non è quella del device, ma quella tra le persone.