Da Ikea a Westfield, molti brand stanno adottando molto velocemente tecnologie che sfruttano la realtà aumentata nel settore retail.
Ikea Place, una App che sfrutta la realtà aumentata nel settore retail.
Sembrano lontane le faticose e snervanti camminate nei labirinti degli store Ikea. La grande catena svedese questa settimana ha lanciato IKEA Place, una App che sfrutta la realtà aumentata per permettere ai consumatori di visualizzare i prodotti Ikea nelle loro case senza la necessità di acquistarli.
Il gigante svedese, da sempre all’avanguardia nel proporre soluzioni innovative e nell’adottare gli ultimi ritrovati della tecnologia si propone di utilizzare la realtà aumentata per migliorare la customer experience e l’esperienza del prodotto.
Strombazzata come una delle prime App di realtà aumentata compatibile con la nuova tecnologia Apple ARKit e iOS 11, IKEA Place fornisce un catalogo di oltre 2000 prodotti che possono essere rimpiccioliti o ingranditi in base alla dimensione della stanza con un’accuratezza dichiarata del 98%.
La tecnologia basata su realtà aumentata è così precisa che permette di vedere la trama dei tessuti dei prodotti. Inoltre è in grado di capire come la luce cade in quel punto della stanza e quindi sul possibile futuro prodotto acquistato. La tecnologia sta finalmente raggiungendo le grandi ambizioni del brand ha dichiarato Michael Valdsgaard, leader della trasformazione digitale per il gruppo Ikea.
Realtà aumentata e virtuale saranno una completa rivoluzione per il retail allo stesso modo di come lo è stato internet. L’unica differenza è che il cambiamento avverrà più rapidamente. La realtà aumentata ridefinirà ancora una volta l’esperienza d’acquisto.
Le emozioni contano
Tanto più i brand adottano la realtà aumentata, tanto più velocemente tutti capiranno che l’unica scelta possibile sarà scegliere questa tecnologia. Tutto sembra ruotare intorno al coinvolgimento a livello emotivo del cliente. La realtà aumentata inoltre facilita l’acquisto alle persone che per motivi di distanza hanno difficoltà a recarsi in un punto vendita per vedere dal vivo il prodotto ed immaginarlo in casa loro.
Inoltre le opportunità sono abbondanti per i brand che sfruttano tecnologie come queste che non necessitano di niente più di quello che la gran parte delle persone ha nella propria borsa o nella tasca dei pantaloni.
Per queste ragioni il gigante del retail Westfield ha velocemente adottato la realtà aumentata come elemento chiave per le sue campagne marketing specialmente nel settore fashion. La realtà aumentata permette loro di creare un’esperienza immersiva per i clienti.
In Italia
In Italia la palma d’oro per l’adozione della realtà aumentata va a Coop, che insieme a Carlo Ratti associati, ha aperto il primo supermercato del futuro. Presentato all’expo del 2015 il supermercato ha debuttato sul finire del 2016 presso il Bicocca Village.
La superficie di circa 1000 metri quadri ospita circa 6000 prodotti che sono organizzati su tablet interattivi e scaffali. Quando un consumatore si muove per prendere un prodotto da uno scaffale automaticamente su uno dei 54 schermi presenti nello store vengono fornite informazioni aggiuntive come i valori nutritivi, la presenza di allergeni e le informazioni su dove smaltire il prodotto.
La tecnologia deve essere utile
Mentre la tecnologia sta mettendo il turbo i retailer devono prestare attenzione in quanto un errore che commettono frequentemente è quello di replicare l’esperienza online nei loro store. Il risultato è un’esperienza fredda e priva di coinvolgimento emotivo.
Il fatto che il consumatore possa acquistare tutto ciò che vuole in molti modi diversi costringe oggi i retailer ad offrire qualcosa di diverso per affermarsi e risultare competitivo. Il consiglio per tutti quei retailer che hanno intenzione di adottare la tecnologia è quello di utilizzarla per risolvere problemi non per aumentare la complessità.